Un nonno e un nipote passeggiano per le strade dell'Avana alla ricerca degli scrittori e dei poeti attraverso i palazzi in cui abitarono, i salotti in cui si riunirono in interminabili tertulias. Il primo omaggio è, ovviamente, a Lezama Lima, ma Arrufat cita anche i luoghi di José Marti, di Alejo Carpentier, di Virgilio Piñera, di Cabrera Infante e di molti altri. "L'Avana mi parla" racconta le storie di autori cubani a noi poco noti e anche quelle di leggendari personaggi avaneri come l'Andarin Carvajal, il postino podista che partecipò alle Olimpiadi estive del 1904 negli Stati Uniti. I due personaggi senza nome camminano per Plaza de Armas, il Morro, le calles O'Reilly, Obispo, Mercaderes, Infanta e per il Malecón, leggendario lungomare dell'Avana. Sfiorano le vestigia della Muralla che circondava l'Avana ai tempi della fondazione. Proprio come Arrufat, il nonno è originario di Santiago de Cuba, e il romanzo ha un forte sapore autobiografico. Una guida letteraria d'autore, un'Avana fuori dai circuiti turistici. Intima, segreta, sconosciuta. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.